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Nuovo servizio di eccellenza a Lodisalute e Codognosalute per la prevenzione delle patologie del fegato

12 Febbraio 2024

Cos’è la steatosi epatica e come posso prevenire l’evoluzione

La steatosi epatica (NAFLD) anche nota come “fegato grasso”, è una condizione clinica caratterizzata da un accumulo di grassi (prevalentemente trigliceridi) all’interno delle cellule epatiche, spesso non riconducibile al consumo di alcol.

La presenza di una modesta concentrazione di grasso a livello del fegato può essere fisiologica, ma se supera una soglia del 10%, può diventare una condizione patologica.

La steatosi epatica si differenzia con la steatoepatite non alcolica (NASH) in quanto quest’ultima è caratterizzata oltre che da un accumulo di grassi, da numerosi processi infiammatori che hanno la conseguenza di provocare una progressiva cicatrizzazione delle cellule epatiche (Fibrosi)  alterando in modo cronico la funzionalità dell’organo.

Si stima che un 20-35% della popolazione può presentare una steatosi, ma queste percentuali aumentano notevolmente nei soggetti obesi oppure diabetici non tralasciando la sindrome metabolica.

Si ritiene pertanto che una possibile spiegazione sia da ricercare in un’alimentazione ipercalorica, il cui eccesso di grassi non vengono completamente metabolizzati e si accumulano progressivamente a livello del fegato.

Se diagnosticata precocemente è possibile rallentare ed anche arrestare l’evoluzione della steatosi epatica, prevenendo le complicanze più gravi, quali la fibrosi epatica e la sua possibile evoluzione in cirrosi.

Nei soggetti con steatosi epatica possono comparire spossatezza, dolorabilità addominale nel lato destro, prurito, perdita di appetito, formicolii e senso di intorpidimento agli arti.

Una valutazione clinica unitamente a degli esami del sangue mirati alla funzionalità del fegato e del metabolismo, possono indirizzare all’esecuzione di un’ecografia addominale che fornirà un quadro quasi completo per la diagnosi.

Per quantificare però correttamente lo stato di salute del fegato e la possibile evoluzione  di questa patologia, nei Poliambulatori del gruppo Lodisalute s.r.l. (Codognosalute, Lodisalute e prossimamente anche a Sant’Angelo Lodigiano) , oltre ad ecografi ad altissima risoluzione, si è investito in maniera concreta nello studio di tecniche d’indagine non invasive ed indolori di ultimissima generazione tramite  sonde ecografiche specifiche  di avanzata tecnologia  che permettono di stabilire con precisione ed efficacia il livello di “rigidità” del fegato causato dall’infiammazione cronica, nell’ambito quindi di un percorso preventivo e diagnostico  di eccellenza , con professionisti di elevata capacità ed esperienza.

La preparazione del paziente all’accertamento epatico ecografico con sonde Fibroscan non richiede nessuna preparazione specifica se non il digiuno e per sottoporsi all’indagine non è richiesta la sospensione di nessuna delle eventuali terapie in corso. 

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